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Selvaggi e Folli presso i Kwakiutl/Dzonoqwa/Noolmahl/Hamatsa/Bekhu's
Bekhu's: l'Uomo Selvaggio dei Boschi
Caratteristiche
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Da Franz Boas
(traduzione dall'originale)

L’uomo del bosco è una persona che porta via gli affogati. Il suo corpo è freddo come il ghiaccio. Chiunque accetti il cibo che offre non può tornare indietro. A coloro che sono portati via da lui la sua casa compare nella notte, mentre scompare appena il giorno spunta.
Il suo salmone è legno marcio oppure rospi e lucertole. Quando appare una canoa che si offre per portare via una persona che è stata afferrata (o rapita) dall’uomo dei boschi, l’equipaggio, che ha le sembianze dei suoi parenti, è in realtà costituito da lontre, i remi sono visoni e la canoa è una
razza; appaiono nella loro vera forma quando i remi sono buttati nel fuoco, quando le persone che sembrano i parenti sono spruzzate con urina e quando la canoa è trafitta.
Molto diversa è la descrizione del bambino dell’uomo dei boschi, che può essere visto dall’uomo che cammina nei boschi e si addormenta. Quando si sveglia trova un bambino dell’uomo dei boschi che siede sulla sua coperta. Allora l’uomo si morde la lingua, sputa il sangue sul bambino che perde il suo potere. Poi porta a casa il bambino e lo alleva come suo proprio. Una donna che avesse maltrattato suo marito mentre era cieco è trasformata in una donna dei boschi, mentre prima era stata trasformata in pietra, poi in un albero e finalmente in una donna. Vive nei boschi come Q!wala’de.
L’uomo dei boschi appare come capo di un piccolo gruppo di gente mitica.

F. Boas, Kwakiutl Culture as Reflected in Mythology. New York: American Folk-Lore Society, 1935.